di Bianca Bianco
Cosa c’è sotto il suolo del Baianese? La campagna mediatica sulla “Terra dei fuochi” e sulle bonifiche dei siti inquinati sta smuovendo la politica e l’opinione pubblica. E non bastano più i focus e le petizioni. Serve capire cosa è successo ai propri territori negli ultimi decenni. Per esempio cosa è sepolto sotto la terra della Bassa Irpinia, e di cosa si ammala la sua gente.
Il Comune di Baiano ha per questo ripreso un progetto di ricerca della Comunità Montana ormai riposto in un cassetto, uno studio affidato sei anni fa ad una ricercatrice della Federico II ed ai medici di base della zona finalizzato a ricavare i dati sulla incidenza delle patologie tumorali sulla popolazione mandamentale. Insieme a questo, sta avviando una task force per identificare le aree critiche dove nel tempo sono spuntate discariche autorizzate ma anche sversamenti incontrollati.
Dalla comparazione dei dati che emergeranno dai due progetti si potrà fornire uno schema completo dell’incidenza dell’inquinamento sulla salute dei cittadini e offrire un quadro di riferimento in vista delle auspicate bonifiche.
Questo è solo il primo passo, come spiega il sindaco di Baiano Enrico Montanaro: “La campagna mediatica sulla “Terra dei fuochi” sta scuotendo le coscienze- spiega- ma serve ora una azione concreta. Vogliamo comprendere lo stato di salute dei nostri paesi iniziando da una ricerca epidemiologica abbinata ad una mappatura dei siti. Questo lavoro ci consentirà di accedere alle bonifiche di quelle discariche da tempo esaurite ma non ancora risanate anche perché mai contemplate nei progetti regionali di decontaminazione delle aree avvelenate”.
Parallelamente, Franco Vittoria, dirigente del Pd ed ex presidente della Comunità Montana del Baianese, ha chiesto all’Agenzia regionale per l’ambiente che si avvii una ridefinizione della mappa delle discariche nell’area. La missiva all’Arpac è stata consegnata nei giorni scorsi: “Vogliamo conoscere nel dettaglio i siti critici- spiega-. La nostra zona è stata per anni esclusa dalle bonifiche anche per colpa di una non esaustiva rappresentazione delle bombe ecologiche che l’hanno invasa e devastata. E’ ora di fare chiarezza e di chiedere a gran voce il risanamento”. Ben venga, anche se le norme in materia esistono già, la legge speciale invocata dal governatore Stefano Caldoro per bonificare le terre contaminate, dichiara Vittoria, ma più importante “costituire un coordinamento di sindaci ed amministratori come quello che vogliamo creare nel Baianese per mettere in campo iniziative mirate come quella del sindaco di Baiano”.
Mentre i politici locali si mobilitano, tengono banco anche le iniziative delle associazioni. Domani tre gazebo saranno allestiti a Sperone, Avella e Baiano per raccogliere firme insieme a “Fare Ambiente Agro Nolano”.
Questi tre comuni infatti sono gli unici della provincia di Avellino che per vicinanza geografica sono stati ricompresi dall’associazione nolana nella “Terra dei Fuochi”. In prima fila ci saranno i primi cittadini, lo stesso Franco Vittoria con l’ex compagno di battaglie ambientaliste Salvatore Alaia col quale nel 2003 sostenne una dura lotta per la bonifica delle discariche di Paenzano nella vicina Tufino e per la non apertura dello Stir. A dieci anni da quella battaglia, si torna in trincea per la difesa di questi comuni di confine.