NOLA- La parlamentare Luisa Bossa sarà oggi pomeriggio a Nola, presso il villaggio preistorico dell’età del bronzo di via Croce del Papa, per verificare lo stato del sito archeologico. L’onorevole, che è componente della Commissione cultura alla Camera, è in città per presentare il suo ultimo libro “Donne in carne ed ossa” (ore 18,30 presso La festa dei folli). Prima dell’incontro culturale, la ‘deviazione’ per rendersi conto di persona dello stato in cui si trova il villaggio, da ormai 4 anni annegato nell’acqua della falda sottostante ed oggi cantiere a cielo aperto per consentire i lavori di interramento e di tutela delle due capanne sommerse. Lavori che in molti in questi mesi hanno contestato ma che alla Soprintendenza sono apparsi inevitabili.
E proprio in tema di Soprintendenze, la stessa Bossa ha chiesto nei giorni scorsi che la nuova Soprintendenza per i beni archeologici di Pompei, prevista dal decreto cultura del Ministro Bray, cambi la sua denominazione e assuma quella di Soprintendenza dell’Area vesuviana. Il provvedimento è in discussione al Senato, dove il gruppo del Pd, su indicazione della deputata Bossa, ha presentato un emendamento in questo senso. “Il Decreto Bray – dice la deputata – opportunamente separa la vecchia Soprintendenza di Napoli e Pompei e ne istituisce una speciale per i beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia. Ritengo necessario che tale, nuovo, istituto allarghi la sua competenza anche all’immenso patrimonio di tutta la zona vesuviana, da Oplonti a Boscoreale, da Torre del Greco a Santa Maria la Carità e Poggiomarino. Per questo ritengo che la denominazione più appropriata per il nuovo organismo sia quello di Soprintendenza speciale per i beni archeologici dell’Area vesuviana , in modo da rappresentare organicamente un solo sistema organizzativo e di tutela del patrimonio della zona”.