Lo scrittore Roberto Saviano e la casa editrice Mondadori con cui ha pubblicato “Gomorra” sono stati condannati dalla Corte di Apello di Napoli per “illecita riproduzione”. I giudici, che hanno ribaltato il giudizio di primo grado (quando era stato assolto), ed hanno condannato Saviano per avere ripreso senza citarne la fonte tre articoli pubblicati in Cronache di Napoli e Cronache di Caserta; quei pezzi furono riportati nel suo best seller ma lo scrittore non citò né il giornalista autore né i giornali. La condanna per il presunto plagio è di 60mila euro per il risarcimento dei danni patrimoniali e non.