sabato, Novembre 23, 2024
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“Mandatopoli”, pronti gli avvisi di garanzia

NOLA- A più di una settimana dallo scoppio della “bomba”, l’inchiesta sulla presunta “Mandatopoli” nolana va avanti. Nel silenzio assordante (fatta eccezione per qualche laconico post su facebook del sindaco Biancardi) della politica nolana. Si attendono imminenti sviluppi giudiziari, nella seconda settimana di settembre le attese si concretizzeranno con l’emissione di provvedimenti. Finora si registrano una dipendente dimissionaria, la presunta autrice del misfatto; quattro dipendenti dell’Ufficio Ragioneria spostati in altro settore; una commissione interna che dovrà procedere alle verifiche contabili; una opposizione (il solo Lello Giannini) che chiede le dimissioni del delegato al Bilancio Antonio Russo ed una città che fa domande al momento senza risposta soprattutto da parte della politica. Silenzio stampa, finora, per Biancardi che sta seguendo la linea (non da tutti compresa e condivisa) dell’understatement preferendo affidare il suo pensiero ai social network. Biancardi annuncia su facebook che il Comune sarà parte civile (già prima che vi sia un processo) nel frattempo ha incontrato il procuratore Mancuso. Parla invece l’assessore al Bilancio che si difende dalle accuse di disattenzione e mancato controllo rifiutando sdegnosamente il ruolo di capro espiatorio.

In attesa di sviluppi, si fa la conta dei danni. La struttura burocratica dell’ente ha perso credibilità, e servirà un colpo di spugna efficace da parte del dirigente generale per cancellare la macchia lasciata da questo scandalo. Urge una rimodulazione della pianta organica (perlatro già in atto). La Commissione invece dovrà chiarire quali e quante responsabilità ci sono in questa vicenda. L’ammanco di un milione e mezzo di euro (cifre rilanciate da fonti di Palazzo per smentire gli 8 milioni di cui si era parlato all’inizio) è stato determinato da una singola persona? Chi doveva controllare? E chi (non) ha controllato il controllore? Chi ha beneficiato di queste cifre gonfiate e ripetute grazie a residui passivi del quinquennio 2004 -2009? Cosa è accaduto dal 2010 al 2013 visto che la denuncia che ha fatto traboccare questo vaso di compiacenze e favoritismi risale a luglio scorso? Le risposte, quelle degli inquirenti, dovrebbero arrivare ad ore.

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