NAPOLI- E’ avvolta nel mistero la morte di Gaetano Musella, calciatore negli annali del Napoli calcio trovato cadavere questa mattina a Finale Ligure. Musella era in strada, il suo corpo seminudo, i pantaloni abbassati. A rinvenire il corpo ormai senza vita un turista che ha dato l’allarme. La zona, poco lontano dal tunnel dell’Aurelia, è nota come luogo di incontro per coppie gay. L’auto di Musella, una Seicento, era parcheggiata poco distante.
Musella aveva 53 anni, nato a Napoli, tra le fila della squadra di calcio cittadina era cresciuto per poi esordire in maglia azzurra nel gennaio del 1978. Entrò stabilmente in prima squadra nel 1980 e fu ceduto nel 1984 al Catanzaro che allora militava in serie A. Poi militò nelle serie inferiori in squadre come il Bologna, l’Ischia ed il Palermo. Ha giocato con la Juve Stabia dal 1992 al 1995 ed ha chiuso la carriera l’anno seguente col Latina tra i dilettanti.
Nel suo curriculum anche la panchina. E’ stato allenatore delle giovanili del Napoli ed ha poi allenato formazioni di Serie Dsoprattutto in Campania tra cui la Sangiuseppese, la Puteolana, il Sorrento, la Casertana e l’Ercolanese e la Sanremese inSerie C2 nella quale ha allenato il figlio Alessandro. Ha anche guidato l’Isernia (nella stagione 1999-2000) e il Campobasso, dal quale si è dimesso il 20 gennaio 2009.