di Nello Lauro (Il Mattino)
CIMITILE- Tracce di turisti nella Pompei della cristianità. Visitatori che si possono contare sulle dita di una sola mano. Cinque paganti o poco più al giorno. Un crollo verticale, progressivo per le basiliche paleocristiane di Cimitile, uno dei monumenti religiosi più suggestivi nel mondo. Dal 2004 (anno del numero massimo di biglietti staccati, 4.856) le presenze sono diventate sempre più sparute e il complesso ha perduto quasi il 50% dei turisti (nel 2012 i biglietti pagati sono stati 2052). A «gonfiare» il numero delle visite complessive concorrono due eventi come il Premio Cimitile e il Pomigliano Jazz festival che hanno portato qui personaggi prestigiosi della cultura, della politica e dello spettacolo. E dire che la bellezza e il fascino di questo posto unico restano. Dal III secolo, quando qui fu sepolto Felice, santo patrono di Nola, la sua tomba si trasformò in sito di pellegrinaggio: un flusso incessante, continuo e sempre crescente tanto che la prima basilica fu inglobata in una nuova struttura facendo nascere il complesso che conta 7 edifici di culto. Oggi le basiliche sono per metà proprietà del Comune e per metà della Curia sulla base di una convenzione trentennale che scadrà tra due anni. Come entri, il mondo che si apre davanti fa dimenticare il mondo che c’è fuori: un’aria impregnata di storia e religione diventa osmosi intorno alla tomba del santo Felice su cui pregò anche Giovanni Paolo II nel 1992. Emozionante visitare il piccolo antiquarium (su richiesta) dove è però esposto solo il 10% del materiale ritrovato, perché manca lo spazio per l’esposizione e mancano anche i dipendenti (sono appena due «prestati» dal Comune e che fanno i turni). A fare ombra a questi cimeli dell’arte religiosa quello che viene definito il primo campanile della cristianità che guarda silenzioso la suggestiva basilica dei Martiri (chiusa per restauro) in cui furono rinvenute tracce del culto gnostico della Maddalena. Meraviglie nascoste, tra cui varie tombe pagane (ad arcosolio in mattoni arrotondati) e altri superbi affreschi. Una bellezza che emoziona e quasi sconcerta. Ma le basiliche paleocristiane di Cimitile restano ai margini del turismo di massa e diventano con gli anni che passano un sito di «nicchia» soprattutto per turisti italiani, tedeschi, francesi (in particolare provenienti da Bordeaux, città di San Paolino, il governatore romano convertitosi e diventato poi vescovo di Nola, fondatore delle basiliche) e per tanti studenti universitari (600 in media all’anno dalla Federico II, Fisciano, Suor Orsola Benincasa e Cassino). Perché questo crollo di visite? Prova a spiegarlo l’architetto Michele Papa, storico responsabile dell’ufficio tecnico comunale: «Cimitile non si trova sui circuiti campani ma è visitata da tanti studiosi e architetti di fama mondiale. Da un certo punto di vista le basiliche sono un gioiello per gli intenditori e non per il turismo ‘mordi e fuggi’. Sul numero in diminuzione dei paganti penso sia un fattore legato alla crisi economica (il biglietto costa 4 euro, una guida non ufficiale 30) e anche al fatto che oggi il turista non si accontenta di visitare in due ore un sito senza che ci siano altre offerte dal territorio. La mancanza di un sistema integrato fa soffrire il turismo interno e penalizza l’intero indotto in quanto i visitatori non si fermano nei nostri ristoranti e nei nostri alberghi». Per le basiliche sono molti i progetti messi in campo per valorizzarle: «Stiamo allestendo con fondi regionali un ticket office con una sala conferenze all’esterno, inoltre c’è anche un nuovo piano (con Camposano e Roccarainola) per creare un bed and breakfast a gestione privata ma di proprietà comunale per circa 20 posti letto. In più stiamo pensando di fondare una scuola di restauro in un edificio che prima ospitava delle suore». Idee per salvare questo luogo di culto –la più antica testimonianza del Cristianesimo in Italia- figlio di un Dio minore lontano dal grande circuito.
Le visite dal 2004 al 2012- la scheda a cura di Nello Lauro
Un crollo verticale di visitatori paganti per le Basiliche Paleocristiane. Almeno stando ai dati ufficiali forniti dal Comune di Cimitile che gestisce il complesso archeologico di via Madonnelle. Nel 2012 il minimo di biglietti staccati: appena 2052 a cui vanno aggiunti i 1994 gratuiti. Nel 2011 il totale delle persone che pagò il ticket di ingresso si attestò sui 2741 a cui si aggiunsero i 2340 gratuiti. Picco nel 2010 quando furono 4048 a scegliere la città alle porte di Nola mentre nel 2009 i paganti furono 3004. Un anno prima, nel 2008, 3520 paganti mentre nel 2007 il botteghino segnala 3800 tagliandi staccati. Nel 2006 furono 3222 ingressi mentre nel 2005 il totale si assestò sui 3386. Il massimo 10 anni fa, nel 2004, con 4856 visitatori.
Le foto:
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