di Bianca Bianco
Avella. Per un “voto” a San Ciro il sindaco di Avella Domenico Biancardi e suo fratello Vincenzo faranno ridipingere la facciata della Chiesa del Purgatorio. Il restyling della rettoria settecentesca dedicata al culto del santo più amato in Campania insieme a San Gennaro, patrono di medici e chirurghi, diventa questione di politica e di religione. E non mancano nemmeno le polemiche per un gesto che fa, nel bene e nel male, discutere. Indiscutibile, invece, la necessità di un restauro del tempio che segna il confine tra la provincia di Avellino e quella di Napoli, da anni lasciato alla sola cura del fedeli della frazione Purgatorio ed aggredito dalle intemperie e purtroppo anche dai ladri d’opere d’arte che l’hanno più volte visitato. A volere il restyling è stata la Curia di Nola, proprietaria della ex parrocchia (ora è una rettoria in cui si celebra una sola messa, la domenica mattina); da parte della diocesi nolana è arrivata nelle scorse settimane la richiesta di un permesso per la demolizione di un box adiacente l’edificio di culto. Dopo l’abbattimento del box ci saranno altre operazioni che, assicura il primo cittadino, non intaccheranno la struttura, preziosa testimonianza storica perché costruita all’inizio dei lavori per la creazione della Nazionale delle Puglie. “Il restauro è a spese e a cura della Curia- spiega Biancardi-. Al posto del box fatiscente sorgerà una piccola area verde che sarà ribattezzata Piazzetta San Ciro. In seguito verrà anche ripristinato il sagrato”. Infine sarà rifatta la facciata, ormai in cattive condizioni. A donare i lavori di rifacimento “per un voto a San Ciro” saranno proprio il sindaco, nella vita avvocato,ed il fratello che invece è medico: “Abbiamo deciso di fare questo voto perché qui al Purgatorio siamo nati e cresciuti, e siamo legatissimi a questa parrocchia”. Le novità sull’edificio hanno creato però non poche polemiche ad Avella. La Chiesa si trova proprio affianco un edificio costruito da una immobiliare che appartiene ad alcuni familiari del sindaco e che due anni fa fu sequestrato per irregolarità. Inoltre alcuni blog hanno segnalato la presenza di una antica iscrizione in marmo che con la demolizione del box potrebbe andare perduta. Il sindaco Biancardi rispedisce al mittente le accuse: “Questi lavori sono stati richiesti dalla Curia e non da me o dal Comune che non abbiamo competenza perché la proprietà non è nostra. Sono le solite strumentalizzazioni”. Rispetto ai rischi legati al restyling assicura: “Vigileremo come sempre facciamo sui nostri beni culturali affinché vengano preservati. Questi lavori erano necessari ed improcrastinabili”. La Chiesa del Purgatorio ha subito negli anni una serie di raid da parte di ladri di opere d’arte. L’anno scorso fu sottratta una tela del Vaccaro risalente al Settecento, anni prima fu distrutta una bellissima meridiana in maiolica nel tentativo di portarla via.