di Bianca Bianco
AVELLA- Personale senza stipendio, i sindacati proclamano lo stato di agitazione. Arriva al culmine la diatriba che oppone le organizzazioni sindacali che tutelano i lavoratori della Comunità montana Vallo Lauro Baianese ai vertici politici. Motivo del contendere è il mancato pagamento degli stipendi, una situazione che va avanti da diversi mesi e che determina, scrivono Cgil e Cisl Funzione pubblica in una nota congiunta, una condizione difficile. Ad incidere sullo stato di crisi, aggiungono i sindacalisti, l’indifferenza dei responsabili politici dell’ente montano. Dito puntato in particolare contro il presidente Domenico Biancardi che, sostengono, «per ben due volte si impegna a deliberare in Giunta l’anticipazione per il pagamento degli stipendi e puntualmente viene meno alla parola data». Operazioni «non scusabili» e che «esasperano le condizioni già precarie in cui si trovano i dipendenti della Comunità Montana che, ad oggi, vantano quattro mesi di mensilità arretrate e dall’altro dimostrano un profondo disinteressamento alle condizioni dell’Ente». Cgil e Cisl hanno dunque proclamato lo stato di agitazione del personale ed avviato con la Prefettura il procedimento per il raffreddamento del conflitto. Il presidente Biancardi risponde rassicurando i dipendenti: «Ho incontrato il consigliere regionale Pietro Foglia con l’assessore Pasquale Sommese che mi hanno assicurato che la situazione si sbloccherà presto. Spetta infatti alla Regione effettuare una ripartizione dei fondi e di seguito comunicarcela ufficialmente. Solo con l’ufficialità io potrò accedervi e pagare le mensilità arretrate».