di Saverio Quatrano
Nel dopo gara di Cicciano Calpazio terminata 0-0, sulle nostre pagine il tecnico Angelatonio Galluccio commenta il primo punto stagionale della sua squadra. Prima del match con i salernitani, l’ex portiere di Baiano e Palmese è stato premiato per le cento panchine biancorosse raggiunte nel primo match di campionato col Sant’Antonio.
Mister, la Calpazio come già visto nella scorsa stagione è arrivata qui col chiaro intento di portare a casa il risultato di parità. Si aspettava una partita del genere?
“ Abbiamo giocato il primo tempo controvento e nonostante ciò loro non hanno fatto un tiro in porta. Purtroppo quando troviamo queste squadre dobbiamo sbloccare la partita da palle inattive. Avevamo anche trovato il gol con Biancardi, che è stato annullato per fuorigioco alquanto dubbio. Abbiamo giocato un buon secondo tempo, con un tiro di Salemme che è stato salvato sulla linea di porta. Rispetto a Sant’Antanio e alla partita di coppa ho visto dei miglioramenti”.
Albertini ha centrale difensivo ha giocato una gran bella partita. Contento della prestazione del ragazzo?
“Albertini lo scorso anno ha disputato 27 partite in Eccellenza più le presenze fatte con la Juniores. E’ un ragazzo che non doveva dimostrare niente, nel riscaldamento Squitieri ha dato forfait e Albertini ha offerto un ottima prestazione. Anche Cardone è arrivato in ritiro sabato mattina con la febbre e ho dovuto sostituirlo all’ultimo momento”.
Si aspettava una partenza diversa in termini di punti? Ha visto sconforto negli occhi dei suoi ragazzi?
“Da parte dei mie calciatori non c’è alcun tipo di sconforto. Durante la partita dalla tribuna sentivo i tifosi che parlavano di vittoria del campionato. Il campionato non si vince cosi, con una squadra giovane che da quattro anni fa ottime stagioni. Con la Calpazio la difesa era composta da tre under e il solo Biancardi esperto. Non si vince un campionato dalla sera alla mattina, ci vogliono altri tipi di giocatori e altra mentalità. Noi siamo una buona squadra, che stiamo crescendo. In termini di gioco nessuno ci ha mai messo sotto e sia Sant’Antonio che con la Calpazio abbiamo giocato solo noi. I tifosi devono capire che siamo una squadra giovane , composta da dodici giocatori giovani e dieci esperti, senza dimenticare che stiamo giocando senza il nostro capitano Dell’Anno. Rispetto alla prime due gare dello scorso anno abbiamo fatto un punto in più. Il nostro obiettivo è quello di far bene e cercare di migliorare il settimo posto, ma non bisogno dimenticare che lo scorso anno siamo arrivati settimi dopo un gran girone di ritorno. Il campionato è lungo”.
Per dar più vivacità al reparto offensivo ha pensato di spostare Di Meo più a ridosso delle punte?
“Il problema è che la coperta è corta. O la tiriamo da un lato o dall’altro, il risultato non cambia. Il problema non è la posizione di Di Meo, ma dobbiamo trovare una maggiore quadratura in attacco. Apicella era un po’ stanco dopo la grande partita di mercoledi, ma in questo momento era l’unica punta disponibile. Sgambati è una seconda punta che svaria molto, e la prima partita di eccellenza che giocavano insieme e sicuramente l’intesa migliorerà”.
Il due ottobre il Cicciano sarà impegnato nuovamente in Coppa Italia. Questa squadra può sostenere le due competizioni?
“In queste categorie non esiste turnover, e poi giocando il mercoledi e poi la domenica ci sono 4 giorni per poter recuperare. Affronteremo il Casagiove, una buona squadra che ha eliminato San Marco Trotti e Forza e Coraggio”.