CASERTA- Associazione mafiosa e estorsione, con l’aggravante del metodo mafioso. E’ l’accusa con la quale nelle prime ore di oggi i carabinieri del Reparto territoriale di Aversa hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip di Napoli, nei confronti di 11 persone, che apparterrebbero al clan dei Casalesi, fazione Schiavone, operante nell’agro aversano. L’operazione rientra nell’ambito di un’indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Napoli, Direzione distrettuale antimafia, nelle province di Caserta e Terni. L’indagine, condotta da ottobre 2012 a maggio 2013 dal Nucleo operativo del Reparto territoriale di Aversa anche attraverso intercettazioni telefoniche, ha consentito di ricostruire il nuovo assetto geo-criminale del sodalizio, venutosi a creare in seguito alla disarticolazione del gruppo misto ‘Venosa-Reccia’, con l’individuazione di un nuovo capo e dei referenti locali. Si e’ quindi avuta la possibilita’ di attribuire i ruoli dei singoli associati nella gestione dell’attivita’ estorsiva nei comuni casertani di Aversa, Trentola Ducenta, Casaluce, Casal di Principe, Teverola, Marcianise, Lusciano. Le indagini hanno anche permesso di documentare numerosi episodi estorsivi ai danni di imprenditori, costretti a versare ratei in occasione delle festivita’ canoniche, nonche’, accertare infiltrazioni della criminalita’ organizzata all’interno del mercato ortofrutticolo di Aversa. Nel corso dell’attivita’ sono stati gia’, precedentemente eseguiti analoghi provvedimenti nei confronti di ulteriori 23 indagati, appartenenti allo stesso sodalizio e ritenuti responsabili dei medesimi reati.
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