Mugnano del Cardinale. Un mezzo per la raccolta rifiuti utilizzato dal Comune girava da tre anni senza polizza assicurativa. Lo hanno scoperto i militari della tenenza della Guardia di Finanza di Baiano, coordinati dal maresciallo aiutante Marcello Daniele.
Il veicolo, un «gasolone» adibito alla raccolta di rifiuti, era sprovvisto del tagliando. E, secondo quanto risulta alle Fiamme gialle, questa situazione si protraeva dal 2010. I due operai che erano a bordo per effettuare la raccolta, invece, lavoravano «in nero». Per questo è scattata una serie di provvedimenti: il camioncino scarrabile è stato sequestrato, il Comune di Mugnano è stato multato e la ditta per cui risultano lavorare i due spazzini è stata sanzionata. L’operazione della Finanza di Baiano è scattata ieri mattina.
Alle 7.20 una pattuglia delle divise grigie ha incrociato in una strada secondaria del paese l’autocarro di piccole dimensioni, con una portata di 18 quintali e viene usato per la raccolta porta a porta delle buste di spazzatura; il mezzo era condotto da un operaio, mentre un altro provvedeva a recuperare i sacchetti.
I finanzieri hanno bloccato la marcia del veicolo e dopo una serie di controlli incrociati hanno constatato che l’assicurazione non era stata rinnovata. Non solo per l’anno in corso ma anche per i due anni precedenti. Una violazione che viene sanzionata dal Codice della Strada all’articolo 193 e viene punita con multe che vanno da un minimo di 841 ad un massimo di 3287 euro.
La Guardia di Finanza ha sequestrato il veicolo e comminato la sanzione minima, indirizzandola all’ente comunale di piazza Umberto I cui spetterà ora chiarire taluni aspetti di questa vicenda. Bisognerà infatti stabilire se l’obbligo di assicurazione del mezzo spettasse alla stessa ditta che si serviva del gasolone o al Comune, e questo potranno chiarirlo solo i rappresentanti comunali. Da chiarire anche un altro aspetto, se cioè il camioncino dovesse essere in deposito e sia stato utilizzato impropriamente. Definire questi aspetti consentirà all’ente di «scagionarsi» dalle accuse. Nel corso della stessa attività che ha imposto i sigilli all’autocarro, i finanzieri hanno pure rilevato che i due operai, che risultano dipendenti di una ditta esterna, lavoravano in violazione delle norme sulla contribuzione.
In pratica erano lavoratori in «nero». Su questo aspetto non pare esserci alcuna responsabilità adducibile al Comune. Di sicuro però questa vicenda ha fatto cadere una nuova tegola sulla delicata gestione del servizio rifiuti nel comune mandamentale. Pochi giorni fa il sindaco Nicola Bianco è tornato sui suoi passi in merito alle tariffe della Tares arrivate alle stelle soprattutto per i commercianti. Dopo la protesta dei negozianti, la riduzione delle aliquote. Passata questa bufera, ecco il sequestro di un mezzo per la raccolta e la sanzione da parte della Guardia di Finanza.