mercoledì, Novembre 27, 2024
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Bracconaggio, la Forestale di Avella scopre micidiali trappole per cinghiali

Un laccio auto-stringente per cinghiali
Un laccio auto-stringente per cinghiali

di Bianca Bianco (Il Mattino)

Chianche. Bracconieri in azione in località Piana a Chianche. La conferma arriva dalla scoperta effettuata dagli agenti del Corpo forestale dello Stato di Avella e Monteforte che, sollecitati dalle segnalazioni di due associazioni locali, hanno rinvenuto sei pericolose trappole per cinghiali.
Si tratta di lacci auto-stringenti in acciaio che vengono usati dai bracconieri per catturare i grossi animali. I cappi sono stati posizionati lungo i sentieri che vengono solitamente battuti dagli ungulati, mimetizzati tra vegetazione e sassi. Dopo averli scoperti, le divise verdi li hanno rimossi. Oltre ad essere illegali, questi lacci di acciaio sono pericolosissimi perché fanno strage di animali e mettono a rischio anche gli uomini che malauguratamente dovessero calpestarli.
Il laccio è una trappola micidiale costituita da un cappio a nodo scorsoio che blocca l’animale e lo costringe ad una orribile morte per soffocamento oppure gli amputa un arto, in ogni caso provocandogli una lenta agonia. Non è la prima volta che sulle alture dell’Irpinia vengono rinvenuti questi tipi di insidie, a testimonianza della diffusione del triste fenomeno del bracconaggio.
Nel caso di Chianche, le segnalazioni alla Forestale sono arrivate da due associazioni, ovvero “ItalCaccia” e “Southland”. I volontari si sono resi conto della presenza di lacci nel corso di una escursione, ed hanno pure liberato un cinghiale rimasto intrappolato. Poi hanno avvisato il Corpo Forestale, che ha proceduto alla rimozione degli strumenti di morte e presentato un esposto alla Procura di Avellino. Il bracconaggio è una pratica diffusa dietro la quale, in certi casi, si può nascondere un vero e proprio mercato nero di carni pregiate non controllato.
Il Codice penale lo sanziona come reato, ciononostante una normativa non efficacissima e il fatto che spesso non si riesca a risalire ai bracconieri, rende la loro presenza ancora molto attiva a scapito della fauna protetta.

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