NAPOLI – E’ stato arrestato all’aeroporto di Fiumicino dalla polizia, sorpreso e bloccato dagli agenti mentre percorreva il finger che lo aveva riportato in Italia dalla Spagna, Manuel Brunetti, 22enne napoletano, il killer di Umberto Concilio, la guardia giurata freddata a Napoli nel 2009. Non solo, secondo gli investigatori, il giovane durante la sua latitanza all’estero aveva accresciuto la sua caratura criminale assumendo una potere sempre maggiore all’interno del clan rivale ai Mazzarella, storico egemone del centro di Napoli. Manuel Brunetti è stato arrestato questa mattina al termine di un`articolata indagine, coordinata dalla Dda di Napoli, condotta dagli agenti della squadra mobile di Napoli, del Servizio centrale operativo e della Polaria di Fiumicino. Pluripregiudicato, è stato condannato in secondo grado a 16 anni per omicidio, detenzione e porto abusivo di armi. Su di lui grava un ordine di carcerazione emesso dalla Procura Generale della Repubblica di Napoli e anche un provvedimento di mandato d`arresto in campo internazionale. La notte del 17 gennaio 2009, poco prima di mezzanotte, Manuel Brunetti, allora 17enne, pistola in pugno, insieme ad un complice in sella ad uno scooter, sparò contro due guardie giurate che stavano facendo il giro di ispezione negli istituti bancari del centro di Napoli. L’obiettivo erano le pistole dei due vigilantes. Umberto Concilio, cadde a terra, tre colpi di pistola, uno mortale alla testa, davanti alla filiale del Banco di Napoli in via dei Tribunali, poche ore prima della festa per il suo 28esimo compleanno. Quell’omicidio venne ripreso in diretta: le immagini delle telecamere di sorveglianza inquadrano l’arrivo dello scooter, il ragazzino che protende la mano e spara, il vigilantes che cade a terra, in mezzo al traffico delle auto, all’angolo della via. Il video shock è ancora su internet. Le indagini della polizia identificarono il killer come Manuel Brunetti, 17 anni. Arrestato e portato nel carcere minorile di Airola era evaso con due complici dopo aver simulato una rivolta e aver aggredito le guardie penitenziarie. Arrestato dopo l’ evasione, era poi stato scarcerato perché assolto in primo grado dalla Corte d`Assise del tribunale per i minori, nonostante la Procura avesse chiesto 30 anni di carcere. Gli agenti della questura di Napoli avevano fornito anche il video registrato dalle telecamere di sorveglianza che avevano filmato alcuni momenti dell’agguato mortale. Il 12 aprile 2012, il secondo grado di giudizio in appello, si conclude invece con una condanna a sedici anni di reclusione. Ma nel frattempo il giovane aveva fatto perdere le sue tracce. Gli investigatori non hanno smesso di cercarlo, durante la sua latitanza aveva anche accresciuto il suo potere e la sua caratura criminale. Attualmente – spiega la questura di Napoli – è ritenuto personaggio emergente di un gruppo criminale operante nel comprensorio Forcella – Maddalena, sostenitore di un ambizioso progetto finalizzato al controllo delle attività illecite svolte nel citato comprensorio. Le informazioni raccolte dal servizio centrale operativo hanno però rintracciato i suoi spostamenti. Gli agenti sapevano che con falsi documenti sarebbe arrivato a Fiumicino da Barcellona, sapevano su quale aereo. Stamattina lo hanno aspettato, bloccandolo, mentre ancora il tunnel che collega il gate all’aereo, e arrestato. (Tmnews)