Avella. “Siamo preoccupati ed allarmati e organizzeremo una manifestazione a settembre contro questi rigurgiti neofascisti”. Il presidente del Comitato provinciale dell’Associazione nazionale partigiani Giovanni Capobianco annuncia la risposta dell’Anpi contro le iniziative nel Baianese del movimento “Fascismo e Libertà”. Iniziative che hanno già provocato la replica di “Centrosinistra per Avella” che ha scritto al prefetto di Avellino Guidato segnalando il proliferare di “raduni” neofascisti sulle piazze del mandamento. Ora anche la più grande associazione combattentistica italiana scende in campo “in difesa della Costituzione” censurando senza se e senza ma l’attività politica del partito fondato da Giorgio Pisanò nel 1991 e coordinato in Bassa Irpinia da Saverio Galeotalanza. “A settembre saremo in piazza ad Avella insieme al consigliere Pellegrino Palmieri e agli esponenti del centrosinistra locale- spiega Capobianco- per rispondere alla presenza di “Fascismo e Libertà” nell’area”. Una presenza che Capobianco definisce “preoccupante ed allarmante”: “Non valgono le giustificazioni dei coordinatori, questo movimento reca il simbolo del fascio littorio e dunque rimanda al Partito fascista. In questo modo viola palesemente il dettato costituzionale”. Presentandosi anche alle elezioni con l’effigie adottata da Benito Mussolini e mutuata dall’impero romano, dice Capobianco “fa carta straccia della Costituzione”. La preoccupazione del presidente dell’Anpi irpino non è circoscritta al mero episodio che ha infiammato il dibattito politico agostano perché, sottolinea, “storicamente l’area della Bassa Irpinia, oltre alla città di Avellino, è più esposta al rischio di avvicinamento a fazioni di estrema destra che richiamano apertamente alla dittatura del Ventennio, rispetto all’Alta Irpinia. E’ una questione di tradizione politica, Avellino e la parte meridionale della provincia storicamente sono meno immuni. Per questo la nostra azione non cessa”. Per esempio attraverso conferenze e convegni nelle scuole con cui far conoscere ai più giovani i valori fondanti la Resistenza e l’Italia repubblicana. Anche ad Avella si coinvolgeranno le giovani generazioni, più inclini ad aderire a messaggi estremisti. Nel frattempo “Fascismo e Libertà” difende storia e legittimità del movimento che in tutta Italia si è cercato di censurare ma che negli ultimi dieci anni ha visto archiviare le denunce presentate e finire in assoluzione i processi.