sabato, Novembre 23, 2024
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“L’ipotesi del male”, il nuovo bestseller di Donato Carrisi

di Isabella Savinelli

ipotesimaleTimore, suggestione e adrenalina. Mix perfetto di emozioni che è riuscito a concentrare in un soffio di poco più di 400 pagine Donato Carrisi col suo romanzo “L’ipotesi del male” edito nell’aprile di quest’anno. L’autore, esperto di criminologia e di antropologia, già molto noto per i suoi precedenti bestseller internazionali come “Il suggeritore”, neanche stavolta delude le aspettative del suo pubblico: Carrisi, al momento tra i migliori autori di thriller nello scenario italiano, anche con questo romanzo riesce a conquistare il giudizio positivo della maggior parte dei lettori, in particolar modo degli amanti del genere giallo-thriller-noir, puntando l’attenzione su quella sensazione che tutti, chi più o chi meno, abbiamo provato nella vita: il desiderio di sparire. Carrisi racconta ne “L’ipotesi del male” le ritorsioni ossessive e letali di questo desiderio.

La protagonista è l’agente  Mila Vasquez, già dominatrice assoluta de “Il suggeritore”, una donna vissuta, intensa ed enigmatica che porta incise nell’animo e sulla pelle le cicatrici del tormento che da anni la assilla. Mila vive nell’incertezza e nell’oscurità, il buio è diventato parte di lei ed è per questo che si trova a suo agio a lavorare nel Limbo, il dipartimento della polizia dove si trovano le persone scomparse. I colleghi dei piani alti si tengono alla larga dal Limbo, dal “muro del silenzio”, timorosi di venir risucchiati da quelle pareti e di restare imprigionati in quella sorta di “sosta dantesca” a metà strada tra la vita e la morte. Ad un certo punto la donna si trova a dover risolvere un intricato enigma: alcuni scomparsi fanno ritorno dopo anni di buio e silenzio compiendo raccapriccianti atrocità. Mila per la soluzione di questo inesplicabile caso è aiutata dall’agente speciale e antropologo Simon Berish, famoso per i suoi successi negli interrogatori, “il reietto” sospettato di corruzione in indagini precedenti e, per questo, tenuto alla larga dalla maggior parte del corpo di polizia. Sei vittime in meno di quarantotto ore e sui responsabili, tra cui Roger Valin, Nadia Niverman e un collega poliziotto scomparso, ci sono solo delle domande: perché anni fa hanno deciso di scomparire? Perché stanno tornando proprio ora per uccidere? Qual è il disegno che c’è dietro? Ritorna l’incubo di Kairus, “il signore della buona notte”, pronto a scatenare “l’armata delle ombre” che agisce nell’oscurità, stermina e uccide secondo l’ipotesi del male che recita: “Il bene di alcuni coincide sempre con il male di altri, ma è valido anche il contrario”. L’agente Mila, durante le indagini, ritrovandosi a fare i conti con questo macabro culto e con i punti interrogativi della sua vita, decide di consegnarsi al buio. Riuscirà Mila Vasquez, magari con l’aiuto di Berish, a risolvere il caso e a ritrovare un barlume di luce e di rivalsa in quell’opprimente oscurità?

Carrisi, in questo romanzo, è arrivato dritto al cuore dell’interesse del lettore puntando, in maniera del tutto originale e accattivante, su un desiderio che un po’ tutti abbiamo provato nella vita: il desiderio di scomparire. In particolari momenti di sconforto, di demoralizzazione, di sofferenza, la strada giusta da intraprendere ci sarà sembrata quella di scomparire, di staccare la spina, di svincolarci dalla routine di tutti i giorni per lasciarci trasportare dal destino e dall’ignoto, di partire per non fare più ritorno. Ma è davvero possibile fuggire e lasciarsi tutto alle spalle?  Talvolta gli scomparsi, dopo la parentesi di fuga, ritornano rigenerati dallo spiraglio di una nuova luce, altri, invece, si catapultano nel buio e nell’ignoto.  L’autore, in questo caso, ha raccontato gli effetti più agghiaccianti e spietati degli scomparsi che ritornano e lo ha fatto con una prosa impeccabile, con un andamento accattivante e con una ragnatela fitta di intrighi e cospirazioni che sembra condurre il lettore per mano nel cuore delle situazioni descritte provocandogli un coinvolgimento tale persino da avvertire timore nell’alzare gli occhi dal libro: realtà e finzione, bene e male, senso critico e suggestione si confondono sapientemente. A Carrisi va dato anche il merito di aver creato dei personaggi in grado di accattivare sin da subito il lettore; tra i tanti la protagonista Mila che, toccata da profonde ferite e dotata di un grande fiuto poliziesco, facendo leva sulle sue insicurezze e sulle sue speranze cercherà di risolvere, oltre all’enigma degli omicidi degli scomparsi, anche quello della sua vita, e il suo collaboratore Simon Berish che, con maestria e trasporto la spalleggerà in entrambi i casi. Anche i personaggi secondari, con le loro incidenze e con i loro colpi di scena, concorreranno a disporre i pezzi di in puzzle che man mano si ricomporrà anche dei suoi pezzi mancanti. Ma il personaggio che più di tutti desta attrattiva e suggestione è quello del colpevole: “un nuovo” tipo di serial killer che non si sporca le mani col sangue delle sue vittime, ma, puntando sulla sofferenza e sui punti deboli degli individui, entra nella loro psiche, li manovra, li ipnotizza, incanta le loro anime persuadendoli di uccidere al suo posto. Probabilmente Carrisi ha centrato l’interesse del lettore: non sono i rapinatori o gli zombie a far paura, ma quelli come “il signore della buona notte” che, se da una lato procurano gli incubi e tolgono il sonno, dall’altro stimolano quell’attrazione insita in ognuno che si prova nei confronti di ciò che è raccapricciante e terrificante. Di sicuro il finale aperto del libro fomenta questa attrattiva e pone il lettore nella fervida attesa di un prosieguo all’altezza.  Pollice recto, dunque, al romanzo “L’ipotesi del male”, un thriller diverso, sopra le righe, che trasmette molto di più di un semplice brivido: consente di indagare a fondo le debolezze umane e di compiere un viaggio attraverso l’oscurità alla fine del quale riusciremo finalmente ad ascoltare quella voce, sempre presente in ognuno, che ci dice cosa è giusto e cosa è sbagliato e che ci aiuta a sciogliere l’eterno dilemma tra il male, presente nella nostra natura umana e che ci può deviare dalla retta via,  e il  bene.

LA SCHEDA DEL LIBRO

AUTORE: Donato Carrisi

TITOLO: L’ipotesi del male (2013)

EDITORE: Longanesi

PAGINE: 423

PREZZO: 18.60 €

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