CASERTA- C’era chi giocava al videopoker nel bar non lontano dalla sua abitazione; chi, invece, andava tranquillamente in bicicletta percorrendo le strade del paese o chi, ancora, provveda con solerzia a fare lavoretti, come la riparazione degli infissi della propria abitazione. Tutto normale se pero’ le persone in questione, residenti in provincia di Caserta, non avessero percepito per circa quattro anni un pensione di invalidita’, con relativa indennita’ di accompagnamento. Ora devono rispondere dell’accusa di truffa aggravata e questa mattina i carabinieri hanno bussato alle porte delle loro abitazioni per notificare un decreto di sequestro, emesso dal giudice per le indagini preliminari di Santa Maria Capua Vetere, di somme di denaro per circa 100mila euro. Nel mirino degli investigatori sono finiti due uomini ed una donna – di eta’ compresa tra i 60 ed i 70 anni – residenti nei Comuni di San Marco Evangelista e di San Nicola La Strada. Per alcuni giorni i carabinieri della Compagnia di Marcianise, coordinati dal capitano Nicola Carbone, li hanno seguiti e “filmati”. E cosi’ hanno scoperto che andavano in bicicletta oppure attraversavano tranquillamente la strada o uscivano di casa da soli per fare la spesa. Operazioni, come si vede dai filmati, che facevano senza alcun disagio. Ma dall’Istituto nazionale della previdenza sociale percepivano una pensione di invalidita’ perche’ risultavano ciechi o comunque affetti da grave patologia agli occhi che non avrebbe consentito lori di muoversi da soli. Uno dei tre indagati – si tratta di una donna di 62 anni – dal 2009 ad oggi hanno accertato i carabinieri ha percepito circa 51mila euro. Somme che oggi oggi sono state sequestrate: il decreto e’ stato anche trasmesso agli uffici centrali degli istituti di credito presso i quali i denunciati avevano i conti correnti. Le indagini dei carabinieri e della Procura di Santa Maria Capua Vetere andranno avanti anche per accertare come i tre abbiano ”dimostrato” la loro cecita’. Nei mesi scorsi, sempre i carabinieri, hanno scoperto a Napoli decine di falsi invalidi, affetti per avere la pensione delle piu’ disparate patologie, quasi tutti residenti in due soli quartieri del capoluogo campano.
Fonte Ansa