Se le citta’ costiere del mondo non si attrezzeranno per prevenire le inondazioni si rischiano perdite annue di un trilione di dollari nel 2050, sulla spinta degli effetti dei cambiamenti climatici e di altri fattori come la subsidienza. A correre i pericoli maggiori sono Canton, Mumbay, Miami, New York e New Orleans. Questo e’ quanto emerso da uno studio della Banca Mondiale pubblicato da Nature Climate Change. Lo studio coordinato dal ricercatore Stephane Hallegatte ha prima di tutto calcolato le perdite annue delle 136 citta’ costiere maggiori del mondo nel 2005, attestandole a circa 6 miliardi di dollari l’anno. Per effetto dei cambiamenti climatici e dell’aumento della popolazione nelle citta’, affermano gli autori, nel 2050 questa cira salira’ a 60 miliardi se le metropoli metteranno in campo le adeguate contromisure, mentre in assenza di queste la cifra sale a mille miliardi di dollari (750 miliardi di euro). “In quest’ultimo caso – avvertono gli autori – le citta’ piu’ a rischio sarebbero Guangzhou e Mumbai”. Nella lista e’ presente anche Napoli, le cui perdite aumenteranno di piu’ del 50 per cento rispetto a quelle di oggi se non verranno adottate le misure necessarie.