NOLA- Assolti dall’accusa di avere sequestrato e poi ucciso Pasquale Ferrara. Questa la decisione del Tribunale di Nola nei confronti di Chiara Ferrara, 35enne di Nola, ex fidanzata della vittima, e di Antonio Nardo di San Gennaro Vesuviano. Si è chiusa ieri dinanzi il giudice per le udienze preliminari una storia che va avanti dal 2005; nell’agosto di quell’anno Pasquale Torino, residente a Piazzolla di Nola, scomparve dopo una serata con amici, dopo diversi giorni di febbrili ricerche fu ritrovato ammazzato in una cava a Sarno. Era stato ucciso con una coltellata al cuore. In base alle prime indagini, gli inquirenti sostennero che mandante dell’omicidio era stata Chiara Ferrara, ex fidanzata che avrebbe così voluto vendicarsi di offese ricevute da Torino, mentre l’esecutore materiale sarebbe stato Antonio Nardo. Si disse che il ragazzo era stato sequestrato e poi ucciso, ma una successiva perizia ha dimostrato che la morte è avvenuta subito dopo la scomparsa. A otto anni da quella tragedia, la sentenza del Gup del Tribunale di Nola Marco Carbone: il pubblico ministero aveva chiesto 30 anni di carcere, il giudice ha assolto entrambi gli imputati.