NOLA- Incontro tra cittadini e sindaco Geremia Biancardi, ieri pomeriggio, presso il Comune di Nola. L’incontro è stato chiesto da associazioni e residenti nella zona limitrofa al disastro dello scorso 14 luglio per chiedere conto delle analisi dell’Arpac successive al rogo della cereria Nappi nell’area artigianale di Saviano. Sul banco degli impitati l’Agenzia regionale per l’ambiente . I cittadini hanno lamentato anzitutto i ritardi con cui si sarebbero compiuti i controlli e le modalità di svolgimento delle operazioni di rilevamento sul territorio. Stando alle parole del primo cittadino, i risultati definitivi dovrebbero giungere nello giro di 48 ore.
Biancardi ha sottolineato che, pur non ricadendo l’area del rogo nel Comune di Nola, il suo ente si è comunque adoperato per vigilare sull’evoluzione della situazione ma che non avrebbe mai potuto, visto l’esito tranquillizzante dell’Arpac, disporre lo sgombero dei cittadini che abitano nella zona. Al momento del disastro, non sarebbero emersi elementi tali da giustificare un provvedimento così estremo.
Tra le proposte avanzate, quella per i cittadini di ricorrere alle vie giudiziarie nel caso in cui l’esito delle analisi confermasse le paure dei residenti, e l’avvio di una sottoscrizione cittadina tra i comuni interessati al fine di reperire i fondi utili a far effettuare analisi indipendenti sul territorio e sull’ambiente. Questo in alternativa alla richiesta di uno dei presenti, l’avvocato Francesco Colombo, il quale avrebbe voluto che a farsene carico fossero le amministrazioni comunali interessate.
Onofrio Petillo (Forum Ambiente) ha sollecitato un incontro tra sindaci, cittadini ed Arpac per sollecitare quest’ultima a dare al più presto un responso chiaro. L’incontro s’è concluso con la garanzia da parte di Biancardi: il Comune di Nola continuerà ad “incalzare” l’agenzia regionale dell’ambiente e comunicherà poi quanto prima gli esiti. Nel frattempo i cittadini daranno il via ad una raccolta fondi per effettuare analisi di parte.