CASERTA- Sei persone sono indagate per aver commesso rapine in negozi e uffici postali di Mondragone, Carinola e Cellole nel periodo tra il settembre e la ottobre del 2011. Il provvedimento restrittivo e’ stato emesso dal gip Marcello De Chiara del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta del pm Giuliano Caputo. Il gruppo, composto da giovani e giovanissimi, cambiava di volta in volta la banda che faceva il colpo: ognuno aveva il suo compito e lo eseguiva in maniera perfetta. In totale i sei rapinatori si sono divisi piu’ di 10mila euro in contanti, bottino frutto di 3 rapine. A corroborare le indagini svolte dai carabinieri della compagnia di Mondragone sono state le dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia di un clan camorristico locale, confermando che l’organizzazione agiva con il ‘permesso’ della camorra. Tra gli obiettivi della banda, l’ufficio postale di Mondragone, quello dei cosiddetti Palazzi Cirio. Due giovani con casco si erano recati, nel settembre di due anni fa, all’ufficio a bordo di un Honda SH 300. Il passeggero, con le minacce, aveva chiesto tutto il denaro che era nelle casse ai dipendenti, 2.500 euro circa. I due rapinatori vennero subito individuati: Mirko Cascarino, 20 anni, e Achille Pagliuca, 31 anni. In altre due occasioni Cascarino aveva agito con Pasquale Ceraldi, che ora ha 30 anni, e Vincenzo Marcello, 27 anni, portando via l’incasso della ditta ‘Cm matalli’ di Cellole. In quella occasione, i dipendenti avevano tentato una reazione picchiando con un bastone uno della banda, ma i rapinatori esplosero diversi colpi da arma da fuoco con una pistola semi-automatica e un operaio straniero fu colpito alle gambe. Alcuni giorni dopo i militari sequestrarono 3mila euro a casa di uno del gruppo. L’ultimo episodio risale al 5 ottobre 2011 e ha protagonisti Gennaro Cascarino, 20 anni, fratello di Mirko, Antonio Filosa, 30 anni, e Pagliuca e come obiettivo un magazzino di ortofrutta di Carinola. Custodia cautelare in carcere per Pasquale Ceraldi, Achielle Pagliuca, Mirko Cascarino e Antonio Filosa, mentre per Rosario Marcello e Gennaro Cascarino il gip ha disposto gli arresti domiciliari.