SAN PAOLO BEL SITO- Che fine ha fatto Gianfranco Nappi? L’ex golden boy della sinistra campana, originario di San Paolo Bel Sito, ex braccio destro di Antonio Bassolino, si è dato al vino. Letteralmente. Come racconta il Corriere del Mezzogiorno, l’ex assessore regionale all’Agricoltura, fautore del piano strategico di valorizzazione dell’area nolana che avrebbe dovuto portare al Nolano 21 milioni di euro per il rilancio del territorio (fondi mai visti, tranne per piccole somme e solo dopo giudizi dinanzi al Tar), ha aperto un ristorante a Napoli ed una vineria a San Marco di Castellabbate la scorsa estate. Non è l’unica iniziativa imprenditoriale dell’ex uomo d’oro del Pd che già nel 2010, insieme ad un gruppo di amici, ha creato una società per la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari che produce anche con un proprio marchio.
Dopo anni trascorsi ad occuparsi delle eccellenze agricoli e culturali del territorio, insomma, Nappi ha scelto di mettersi in gioco in prima persona. Stavolta come imprenditore/ristoratore e non come politico. Ha dato una sterzata alla sua carriera, da palazzo Santa Lucia ai tavoli di una raffinata taverna. Una svolta inusuale, visto il suo ampio e dorato curriculum. Parlamentare Pci nel 1987, segretario regionale di Rifondazione comunista in seguti, poi di nuovo deputato nel 1994, il passaggio ai Comunisti italiani ed infine al Pds, la ricandidatura coi democratici di sinistra e la rielezione nel 2001 alla camera. Fino al 2006 è stato nella segreteria nazionale del Pd, poi divenne capo della segreteria di Bassolino e dal 2009 al 2010 assessore all’Agricoltura.