venerdì, Novembre 22, 2024
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Distrutto l’orticello coltivato dai bambini, una “triste” favola arriva da Avella

L'orto didattico ad Avella
L’orto didattico ad Avella

AVELLA- Il verde distrutto dall’imprenditoria. No, non è una favola con parabola finale ma la sintesi di quanto raccontato dalla Cooperativa sociale Seeds che nei mesi scorsi ha effettuato un progetto con i bambini dell’Istituto comprensivo “Monsignor Pasquale Guerriero” di Avella, quello di un orto didattico, e che lo ha visto “distrutto” dalla installazione di stand commerciali. Quelli che ad Avella sono stati posizionati in via De Sanctis, sede anche della scuola, dal 6 al 14 luglio per ospitare una fiera expò. A fare la sconcertante scoperta, gli stessi componenti della Cooperativa che hanno poi commentato: “Una scelta sbagliata e che poteva essere facilmente evitata. Con un po’ di buon senso si sarebbe potuta trovare una soluzione per preservare lo spazio verde e la continuità delle attività didattiche. Purtroppo, ancora una volta ha prevalso la logica del breve termine su quella del lungo periodo, su cui invece una comunità civile dovrebbe puntare per dare valore alle esperienze positive. A settembre i ragazzi coinvolti nel progetto non troveranno più alcuna traccia del loro orto, noi ci impegniamo a ricostruirlo insieme a loro”.

Il progetto S.e.e.d.s. (“Sperimentazioni Educative ed Ecologiche di Decrescita Sostenibile”) è stato avviato quello che i rappresentanti della cooperativa definiscono “un percorso di recupero del genius loci” in un’area storicamente rurale e che da tempo rischia di perdere irrimediabilmente la sua principale vocazione. Il programma formativo, durato un intero anno scolastico con il coinvolgimento di alunni, insegnanti e personale non docente, ha portato non solo alla realizzazione di orti didattici ma anche incentivato la trasmissione di un approccio sano con la natura, tra riscoperte culturali e nuove curiosità sul mondo dell’agricoltura.

Gli educatori, affiancati da un  contadino, hanno curato la realizzazione di laboratori didattici sia teorici che pratici, sensibilizzando i più piccoli al rispetto dell’ambiente ed a pratiche concrete per la salvaguardia del territorio. Un tentativo di trasformare i giovanissimi studenti da consumatori passivi in cittadini consapevoli delle proprie scelte, educando alla sostenibilità ambientale, al consumo consapevole ed alla solidarietà, anche mediante l’applicazione di modelli di comportamento positivi.

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