VISCIANO- Dopo la festa dei gigli, è forse la festa più amata e più costosa dell’area nolana. Con una differenza. Se quest’anno, del resto come l’anno scorso, persino il “giugnonolano” si è dovuto ridimensionare fermando le proprie spese a 75mila euro e coinvolgendo sponsor privati, per la festa di Maria Santissima Consolatrice del Carpinello non si conosce crisi. E così anche le elargizioni, come l’affetto e la devozione dei fedeli, non hanno confini. Arrivando quasi a 300mila euro.
“Toccateci tutto, ma non la festa” dice qualche viscianese tra il serio e l’ironico. E forse è proprio così. Nonostante la crisi che avanza, le famiglie costrette a fare i conti con le ristrettezze economiche e la precarietà dilagante, la festa di Visciano resta un baluardo di sfarzo che nessuno osa modificare o, non sia mai, criticare. La luminaria è sempre la più vistosa e spettacolare, il carro delle canzoni è l’irrinunciabile pezzo cult, la banda non deve mancare, i fuochi… che ne parliamo a fare nel paese della tradizione fuochista. Ma è il cantante, il cantante chiamato ad allietare la serata finale a restare la pietra miliare, il simbolo, l’attrattiva superiore al resto, anche al culto della madonna e di padre Arturo.
“Che vene chist’anno a Visciano?” si usa dire nei paesi limitrofi. L’attesa per lo show conclusivo è grande. E quest’anno sarà appagata (e pagata) alla grande. Centomila euro (100mila euro): questo l’ingaggio pagato a Pino Daniele che sarà la star dell’estate viscianese. Il cantante napoletano è stato corteggiato per mesi dal Comitato festa quest’anno presieduto da Pellegrino Corbisiero. Mesi di telefonate agli agenti e tentativi di avvicinamento, fino a quando il “mascalzone latino” di fronte alla proposta contrattuale che lo arricchirà di centomila euro non ha ceduto ed ha infine inserito la piccola e graziosa Visciano nel suo tour mondiale. Tanto per fare un esempio, Pino canterà persino a New York portando Oltreoceano arrangiamenti sinfonici dei suoi successi. Visciano in the world, insomma. Con una attrattiva in più: il concerto è gratuito ed in piazza Lancellotti.
Centomila euro più 20mila circa per i musicisti che lo accompagneranno. Questo solo l’ingaggio per la guest star che canterà in piazza il 25 luglio. Poi c’è il resto, come i 90mila euro che il Comitato ha speso per le luminarie: un lusso di musica e luci che trasforma il paese in una fiaba. Quest’anno è stata chiamata la ditta De Cagna, in pratica gli artisti dell’illuminazione architetturale.
Poi c’è il “carro delle canzoni” (15mila euro), le bande musicali (30mila euro), i diritti alla Curia (circa 5mila euro), e altre spese come i fuochi (circa 30mila euro). Uno scherzo da quasi 300mila euro per una festa (quella civile) che è cominciata il 12 luglio e che finirà il 26 proprio col gioco di fuochi e dopo lo show di Pino Daniele.
Uno show dorato in un paese che sente ancora vivissimo l’attaccamento alla Madonna ed alla sua festa. Il Comitato è una istituzione, il maestro di festa un punto di riferimento, l’organizzazione dell’evento un gotha intoccabile ma con sempre più giovani ed idee nuove di supporto. Le spese..beh quelle sono sempre a misura di un sogno. Un sogno che non si scontra mai con la realtà della crisi. A Visciano si può.