di Bianca Bianco
SAVIANO- Ad un anno e mezzo dal disastro di masseria Carlone (nella foto in alto) a Saviano, quando lo straripamento del lagno Santa Teresa causò l’inondazione di un intero quartiere e decine di sfollati, qualcosa (ri)comincia a muoversi. Questa mattina infatti sono iniziati i lavori di “messa in sicurezza” dei canali borbonici che regimentarono il corso del Clanio e che attraversano la cittadina, cioè il Rosario, il Santa Teresa ed il Santa Teresella. Ieri sono iniziati i lavori preliminari per la pulizia degli alvei da immondizia ed erbacce, che prevede anch3 l’utilizzo di mezzi meccanici.
Subito dopo l’esondazione del 2011, causata da un “tappo di rifiuti” formatosi nel canale che trasportava a valle l’immondizia proveniente dal monte Somma, cominciarono a stretto giro i lavori per ripristinare le sponde dei canali Santa Teresa e Santa Teresella nel comune di Nola, crollate. Tutto di competenza della Regione Campania che finanziò per 60mila euro per Saviano e 130 mila per Nola. Esisteva però anche un progetto generale di messa in sicurezza, cospicui finanziamenti che si sono via via impoveriti. E soprattutto un progetto che prevedeva l’utilizzo delle sole maestranze della Arpa Multiservizi, e non di mezzi meccanici. Una situazione che causava rischi per gli operai e ritardi per la pulizia dei 4 km di alvei.
“Per questo- spiega l’assessore delegato all’Ambiente Luigi Cappella a Il Giornale Locale- abbiamo sollecitato l’assessorato regionale affinché questo progetto riprendesse anche con l’utilizzo di mezzi come la benna forata ed i cassoni. Così l’opera si svolgerà con maggiore velocità, i lavoratori non correranno rischi. I rifiuti recuperati, che provengono dalle zone a monte, inoltre in base ad un protocollo d’intesa con la Regione non verranno “contabilizzati” sulla nostra raccolta differenziata”. Quanto “raccolto” verrà recuperato quando possibile, il resto finirà allo Stir di Tufino.
Soddisfazione per l’avvio del progetto di messa in sicurezza è stato espresso anche da Antonio Ambrosino: “Finalmente si mette mano ad una delle emergenze ambientali che pesano sulla nostra comunità, con la pulizia degli alvei diamo una risposta concreta ad un problema per i cittadini che vivono nei pressi dei Lagni e si eviteranno catastrofi come quelle di un anno e mezzo fa”.