NOLA- La Regione Campania emana una delibera di Giunta destinata nuovamente a fare rumore. La delibera riguarda i debiti della Gori Spa, la società per azioni che gestisce il servizio idrico integrato nei 76 Comuni rientranti nell’Ato 3 Sarnese Vesuviano. Si tratta della numero 171 del 3 giugno, pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Campania numero 32 del 10 giugno ed intitolata “Determinazione del credito vantato dalla Regione e concessione di dilazione”.
La deliberazione prende le mosse dalla nota inviata al Presidente Caldoro ed all’Assessorato all’Ambiente, con cui Ente d’Ambito e Gori chiedono la soluzione delle problematiche economico finanziarie della società attraverso uno schema di accordo. Il debito maturato nei confronti della Regione Campania “per la fornitura di “acqua all’ingrosso” a tutto il 31/12/2012 il debito del Gestore nei confronti della Regione Campania ammonta ad 218.924.474,00 euro” (a cui vanno sommati 10.576.131,78 euro a titolo di “interessi maturati” ) e “per la fornitura del “servizio di collettamento e depurazione delle acque reflue” il debito del Gestore nei confronti della Regione Campania ammonta a 53.498.543,54 euro.
Dopo la richiesta di accordo di Ato3 e Gori, e il placet dell’avvocatura della Regione e del Settore competente, è arrivato il sì della Regione ed otterrà una riduzione del debito pari ad 1/4 del suo ammontare (più di 70.000.000 euro) nonché una rateizzazione in venti anni per la somma restante a decorrere dal 2013, non onerosa per i primi 10 anni.
La Gori è riuscita ad ottenere questo “sconto” grazie ad una norma appena approvata nella finanziaria regionale del 6 maggio 2013 (comma 180 dell’articolo 1). Un “regalo” da 70milioni di euro, viene già definito dai Comitati per l’acqua pubblica sempre vigili sulle vicende legate al servizio idrico, che temono ripercussioni sulle tariffe dell’acqua.