NOLA- Era l’agosto del 2010 quando il Comune di Nola annunciò l’avvio dei lavori per l’isola ecologica di via Masseria Sarnella. Un’opera importante, che doveva essere completata laddove un tempo erano iniziati (e mai finiti) i lavori del carcere mandamentale. Lavori iniziati già in ritardo rispetto alla tabella di marcia per attendere il dissequestro dell’area del carcere, e finanziati con 270mila euro dalla Provincia di Napoli (Nola fu beneficiaria dei fondi insieme ad altri Comuni del Nolano per i livelli di differenziata raggiunti), più fondi comunali e 50mila euro dell’Anci per incentivare la raccolta di Raee (elettrodomestici e dispositivi elettronici). A tre anni dall’annuncio, dall’inizio dei lavori, e dalle alterne vicende in cui l’iesola ecologica (che non c’è) è incappata, il progetto non è ancora diventato realtà. Il perimetro cementificato di via Sarnella resta lì, inutilizzato, a rappresentare un miraggio ecologico, più che un’oasi. Tra le disavventure attraversate dal sito, il sequestro avvenuto per il ritrovamento di rifiuti speciali, abbandonati nell’area. L’area attualmente non è sottoposta a sigilli ma i lavori della ambiziosa opera non ricominciano. L’isola ecologica di via Sarnella secondo il progetto avrebbe dovuto essere una isola didattica con tanto di anfiteatro, maxischermi, 13mila card ecologiche. Oggi è solo una cattedrale nel deserto. Ecco la photogallery:
[nggallery id=38]