di Nello Lauro
CAMPOSANO – Reintegrato con effetto immediato nelle sue funzioni di comandante della polizia locale di Camposano. Questo stabilisce la sentenza del 26 marzo scorso emessa dal giudice Pigrini, grazie alla quale Giovanni Napolitano è tornato a dirigere questa settimana il comando di polizia municipale del piccolo centro alle porte di Nola. Un incubo che è finito dopo le vicende giudiziarie che lo avevano visto coinvolto e che adesso Napolitano si butta definitivamente alle spalle: “Mi sento sollevato e incoraggiato, ho sempre avuto fiducia nella giustizia, non mi sono mai sottratto ai processi e ho sempre creduto che tramite essi si potesse accertare la verità”. Ex comandante, ex responsabile attività produttive, ex responsabile protezione civile, Giovanni Napolitano ripercorre questo periodo difficile: “Per anni sono stato tacciato come un giustizialista, poi con le inchieste capitatemi sono passato sull’altro fronte. Oggi ho una visione più lucida e completa perché ho vissuto sulla mia pelle entrambi gli eccessi. L’amarezza resta ed è legata al pensiero che forse queste vicende si potevano evitare. Comunque ho dato per scontato la buona fede di chi ha condotto le indagini, non serbo rancore e non ho motivo di credere in complotti o cose del genere”. Il 61enne comandante della polizia locale si sofferma su tutta la vicenda sottolineando che “chi ricopre una carica istituzionale deve essere al di sopra di ogni sospetto e quando sono stato coinvolto nelle inchieste mi è caduto il mondo addosso, anche se sapevo che si trattava di un palese errore. Devo ringraziare le poche persone che mi sono state vicine e soprattutto la mia famiglia. Adesso voglio solo dimenticare e continuare a restare a disposizione della mia comunità come ho fatto per anni, senza ambizioni personali ma per il bene generale”.