Festa dei Gigli 2013, ilgiornalelocale.it seguirà la kermesse in diretta con aggiornamenti in tempo reale.
ORE 10- Il sindaco Geremia Biancardi ribadisce in apertura di festa che questa deve essere “sganciata dalla politica”. In particolare: “La festa deve tornare nelle mani dei maestri di festa, dei giovani e delle famiglie. Spero che stasera per le assegnazioni ci sia qualche rinuncia, perché per salvare la festa tutta l’organizzazione deve tornare in mano ai maestri di festa. Ora a tutelare la manifestazione ci sarà la Fondazione, che vigilerà su tutto. Sganciare la kermesse dalla politica. L’esempio devono essere i ragazzi della Barca”.
Ore 10.15- Il Giglio dell’Ortolano sta per entrare in piazza Duomo. L’Ortolano (Maestri di festa Ciccio Franzese e famiglia) è il più vicino alla piazza: la sua postazione è a due passi (vico Duomo) , è asportato dalla paranza nolana Pollicino (divisione musicale Michele Greco, voci di Angelo De Stefano ed Antonio Imperioso).
Ore 10.25- Mentre l’Ortolano inizia la sua entrata in piazza, diamo qualche numero. Otto gigli più la barca, per 120 cullatori ciascuno. Tredici i varchi per accedere alla festa, otto le piazze di accumulo nel caso di emergenze. Il regolamento prevede che i gigli posino in piazza alle ore 4,30, ma questa tabella oraria andrà in vigore l’anno prossimo.
Ore 10.30- Le nubi fanno spazio al sole, non si teme più la pioggia. Piazza Duomo comincia a riempirsi di giglianti. Continua lo spettacolo dell’Ortolano.
ore 10.44- Posa il Giglio dell’Ortolano in piazza Duomo. L’obelisco ha danzato sulle note dell’Ave Maria e poi dell’Inno nazionale, infine i cullatori hanno “posato” la macchina.
Ore 10.53- Quest’anno è presente a Nola anche una delegazione della città di Patrasso. I quaranta ragazzi assisteranno alla kermesse, ospitati da famiglie nolano. Intanto entra in piazza Duomo il Giglio del Sarto, trasportato dalla paranza Trinchese. Questo giglio è sostenuto dai maestri di festa del comitato “‘Nzieme po santo”.
Ore 11- Raffaele Soprano, presidente della Fondazione Festa dei Gigli, chiarisce alcuni aspetti e mette il limite orario alla ballata: “Accettiamo le critiche, se sono costruttive. Noi siamo rigorosi rispetto alle norme, ma “perfettibili”. Quest’anno abbiamo raccolto i suggerimenti dei cittadini, vogliamo meno spettatori e più protagonisti. Questo è l’anno zero della festa, in cui tutto cambia. Il percorso pomeridianos arà cadenzato nei tempi e nelle esibizioni, e questo è un grande passo avanti e spero che sia attuato perfettamente affinché venga chiusa entro le 4,30 del mattino. E spero che si abbassi il tono della musica”.
Ore 11.15- Ospite in Municipio anche l’assessore al Turismo Pasquale Sommese che promette: “Festa dei Gigli tra i grandi eventi”. “Il bando di 16 milioni sarà esecutivo da lunedì e prevede eventi da settembre a gennaio 2015. Gli eventi devono essere integrati nel territorio e prevedere elementi diversi. Non solo la festa, ma tutto un sistema integrato. Si deve uscire dalla logica dei singoli eventi. La Festa dei Gigli per storia e passione e per le sue grandi radici cristiane, è uno degli eventi più importanti. Se avrà l’Unesco avrà sicuro il contributo della regione”.
Ore 11.20- Patrizia Nardi (responsabile della Rete Macchine della Festa per l’Unesco): “La festa è stata salvata dai giovani, dopo gli episodi dell’anno scorso”. “Bene lo sganciamento della festa dalla politica, era quello che l’Unesco voleva”.
Ore 11.34- Entra in Piazza Duomo il giglio del Bettoliere. Il Bettoliere (Maestri di festa: Luca Manganiello e famiglia ) è partito da piazza Sant’Antonio Abate, è trasportato dalla paranza Casavatorese, la divisione musicale è della CR Band di Carletto Rozza, le voci quelle di Tonino Giuliano, Enzo Marseglia e Giuseppe Abate.
Ore 11.37- Sono tre i Gigli già “posati” in piazza Duomo: Ortolano, Panettiere e Bettoliere. Ricordiamo che secondo regolamento tutte le macchine dovranno essere in piazza e concludere l’esibizione entro e non oltre le 12,30 per consentire poi la benedizione del vescovo. Intanto a palazzo di Città c’è l’onorevole Pdl Gioacchino Alfano che chiede “tutela per la festa dei gigli che è una grande ricchezza ed un grande orgoglio per tutta la regione”.
Ore 11.48 La festa è patrimonio del mondo, ma per dirlo non serve l’Unesco. Basta tenere conto delle visualizzazioni che sta avendo il nostro sito da ogni parte del globo. Contatti da Portogallo, Spagna, Francia, Germania e dagli Stati Uniti. Tutti per il Santo, tutti per i Gigli.
Ore 11.54 Il Vescovo di Nola Beniamino Depalma ritorna sul tema a lui caro della crisi, e dice: “Questa festa è anche un messaggio: si può uscire da questo momento di difficoltà”. Poi ricorda il dramma usura nel Nolano: “Sta uccidendo le persone, le famiglie, l’economia, le città. Gli usurai tolgono il futuro”. Nella sua omelia dopo la benedizione, anticipa, chiederà: “Quale volto vogliamo dare alla città?”.
Ore 12- L’assessore ai Beni culturali Cinzia Trinchese: “Catapultata in questo mondo dall’8 aprile, quando ho avuto la delega. Ho cercato di fare il meglio impegnandomi in prima persona, mi chiamano l’assessore del fare”. “Abbiamo abbattuto i costi, ma sempre tenendo presente la qualità”.
Ore 12- Barca e Beccaio pronti a fare ingresso in piazza Duomo.
Ore 12.10 Secondo l’articolo 9 del nuovo regolamento della Festa dei gigli anche il rispetto dell’orario della festa è responsabilità del maestro di festa che è obbligato “a “posare” la macchina da festa (nella domenica della festa dei gigli) in piazza Duomo entro le ore 12,30″. Mancano 20 minuti, i Gigli posati in piazza sono quattro. Stanno entrando Beccaio e Barca.
Ore 12.17 E’ la Barca, coi ragazzi dell’Orgoglio Nolano, il vero simbolo di questa festa. Un simbolo pulito, trasparente, innovativo. Sul loro esempio deve essere modellata la festa futura. Sulle loro spalle il futuro di questa tradizione. Sono ora in piazza Duomo.
Ore 12.21 Sono cinque le macchine che hanno ‘posato’: Barca, Bettoliere, Panettiere, Sarto ed Ortolano. Sta facendo il suo ingresso il giglio del Beccaio.
Ore 12.29 In piazza Duomo il Beccaio. Il Beccaio (Maestri di festa famiglia Grilletto) è cullato dai “Tigrotti” di Crispano, voci di Franco Di Palma, Franco Russo ed Enrico Napolitano, musica di Felice Forino. E’ la prima volta di spalle crispanesi a Nola. Assenti le paranze barresi.
Ore 12.35 Paolo Russo (Pdl): “Siamo ad un passo dal successo Unesco. Ed è un successo di questo territorio, e dell’Italia intera. E’ una festa orizzontale perché coinvolge ogni fascia sociale. E’ verticale perché festa di fede, con cui è possibile rinverdire i fasti della fede in San Paolino”. “Speriamo nel sigillo dell’Unesco anche perché sarebbe momento di vero sviluppo. Ho apprezzato la capacità dell’amministrazione di innovarsi attraverso la fondazione”.
Ore 12.41 Spettacolare esibizione della Stella, che trasporta il giglio del Calzolaio (Maestri di Festa famiglia Guerriero). Un commosso omaggio a Peppe Guerriero, storico capoparanza venuto a mancare pochi mesi fa, proprio nel trentennale della sua paranza.
Ore 12.58: Salumiere in piazza. Il Salumiere (Maestri di festa: Giancarlo Allocca e famiglia) trasportato dalla paranza Fantastic Team, la cui danza sarà ritmata da Mario Esposito Pipariello e la sua band con le voci di Raffaele e Rosario Caccavale. Sotto la paranza c’è Enzo Scala, il capoparanza “squalificato” a maggio e poi “riammesso” dopo una transazione tra i suoi legali ed i legali del Comune di Nola. Non aveva pagato la sanzione di 15mila euro per i ritardi dello scorso anno, alla fine c’è stato l’accordo: ha pulito la statua di Ottaviano Augusto.
Ore 13.15 Da 45 minuti è stato oltrepassato il limite delle 12,30 per la ballata in piazza Duomo. Il Fabbro ha posato.
Ore 13.23 Dopo la benedizione, l’omelia del Vescovo: “Grazie a tutte le famiglie di Nola per l’eccezionale festa organizzata per San paolino. Grazie a Comune, Fondazione, paranze, maestri di festa, lavoratori della Festa. Vorrei ricordare tanti amici della festa dei gigli che in questo momento sono accanto a San Paolino. E con San Paolino pregano ed intercedono. Il Santo Patrono ci guarda dal cielo, e vorrei che per lui Nola si assumesse un impegno: quale città vogliamo costruire? Di egoisti e di schiavi? O di gente libera e di speranza? Il volto di una città di misura dalla sua solidarietà. Nola deve liberarsi dalla schiavitù della subcultura dell’illegalità che ci impedisce di crescere. Subcultura è la tragedia dell’usura che uccide prima del tempo ed impedisce il progresso. Abbiamo bisogno di speranza, ed indignarci dinanzi la povertà del mondo. E’ l’ora di ricominciare daccapo. Preoccupiamoci di creare un futuro diverso per i giovani. Agli amministratori locali chiedo di essere difensori del territorio e dei diritti alla vita, al lavoro, alla vita. Si tutelino i lavoratori, mentre agli imprenditori ricordo il messaggio di papa Woytila: la loro missione è dare lavoro a tutti. Il suggerimento arriva da Giorgio La Pira: non si deve dormire la notte se c’è gente che soffre. L’autorità potrà dormire soltanto quando avrà dato speranza e fatto il possibile per alleviale il dolore. Ciascuno di noi deve fare la sua parte per il bene della città. Nel nome di San Paolino riprendiamo il nostro cammino”.
***********************************************************
ore 17 Dopo il pranzo ed il riposo, la festa è ripartita. La partenza, secondo regolamento, era prevista alle 16 , ad intervalli di 30 minuti. Gli obelischi stanno cominciando a muoversi da Piazza Duomo. Le novità imposte dal nuovo disciplinare sono diverse: una sola girata per Carceri e Caparossa, percorso di 30 minuti per via San Paolino, e 20 minuti per Vico Piciocchi. Le otto macchine dovranno essere in piazza Duomo entro e non oltre le 4,30 del mattino di lunedì.
ore 18.30 Sono ancora cinque le macchina a spalla a dovere uscire da piazza Duomo. Le paranze stanno cercando comunque di rientrare nel cronoprogramma stilato dalla Fondazione (un’uscita ogni 30 minuti a partire dalle 18,30). Discordanti invece le voci sul rispetto delle altre prescrizioni, in particolare sussistono dubbi sulla possibilità di concludere la processione prima delle cinque del mattino.
Ore 19.20- Sono ancora i 3 i gigli in piazza Duomo che non hanno ancora avviato la loro processione. In regola con la tabella di marcia che prevedeva uscite a cominciare dalle 16, una ogni 30 minuti. L’ultima macchina dovrebbe lasciare la sua postazione intorno alle 20,30. Aspettative per il percorso, visto che il regolamento prevede una sola girata per Carceri e Caparossa, percorso di 30 minuti per via San Paolino, e 20 minuti per Vico Piciocchi. Le otto macchine dovranno essere in piazza Duomo entro e non oltre le 4,30 del mattino di lunedì. Questa notte, poi, allo scoccare delle 24, si terrà l’apertura delle buste relative alle assegnazioni per la festa del 2014. Sono 22 quest’anno gli aspiranti maestri di festa. Il sidnaco Biancardi ha dichiarato questa mattina: “Spero che questa sera qualcuno rinunci, e che certi personaggi ambigui lascino la festa. Spazio ai giovani, il vero futuro”.
ore 20.36 Il Fabbro ed il Sarto sono gli ultimi gigli a lasciare piazza Duomo. Rispetto alla tabella di marcia siamo in leggero ritardo, se si considera che l’ultima esibizione in piazza Duomo si concluderà all’incirca verso le 21,15- 21,30. Poi tutti gli obelischi saranno in processione per le strade di Nola. Clima caldo ma rinfrescato dal vento a Nola, grande folla di turisti, non si registra nessun episodio grave legato alla sicurezza.