“Lota” è l’aggettivo più carino che gli hanno dedicato. Ma come vuoi dare torto ai napoletani che rispondono in questo modo..colorito all’atleta altoatesino Alex Schwarzer, uno che più che dopare i muscoli forse nella vita avrebbe dovuto dopare il cervello. Il biondo ex campione olimpico di marcia a Pechino, più conosciuto per le sue prestazioni coi Kinder cereali in spot televisivi in cui mancava solo il nonno di Heidy (magari avrebbe potuto insegnargli un mestiere vero, il boscaiolo), in una lettera inviata ad un medico della Fidal prima dei controlli antidoping (quando nell’area c’era già il sospetto della sua truffa ai valori dello sport) scrive: “Posso giurare che non ho fatto niente di proibito, ti ho dato la mia parola e non ti deluderò. Sono altoatesino, non sono napoletano“. Ecco caro Alex, tu hai ragione. Hai maledettamente ragione. Tu non sei napoletano, perché non sei Patrizio Oliva, non sei Massimiliano Rosolino, non sei i fratelli Abbagnale, non sei Assunta Legnante, non sei Antonella Del Core. Non sei nessuno degli sportivi napoletani che ha realizzato risultati mondiali, vinto medaglie e lottato anche contro la sfortuna, senza ricorrere alla scorciatoia della droga per gonfiare le prestazioni. Alex Schwarzer non è napoletano, ed è un sollievo. Siamo contenti che un po’ di munnezza sia rimasta in Val Gardena. A Napoli ne hanno fin troppa.
Guarda il video dedicato all’altoatesino: