di Bianca Bianco
MUGNANO DEL CARDINALE- Aveva 26 anni ed era un giovane agente della Digos di Roma, Sabato Candela, quando una notte di gennaio di trentatre anni fa la sua vita cambiò per colpa di una bomba. Serviva lo Stato come i suoi 32 colleghi che quella notte dormivano presso la Caserma Massaua di via Nomentana a Roma, era ”smontato” dal servizio, non sapeva che la notte della Repubblica avrebbe allungato le sue tenebre anche sulla sua vita.
A trentatre anni da quello scoppio, questa mattina, con un cerimonia ufficiale lo Stato lo premia con una medaglia riconoscendogli di essere stato uno degli italiani che ha subito sulla propria pelle la tragedia del terrorismo.
Sabato Candela oggi ha 59 anni ed è un ispettore di polizia in pensione e vive a Mugnano del Cardinale. Il suo racconto comincia il 19 gennaio del 1980. Lui ed i suoi colleghi avevano appena terminato il servizio di scorta in favore della figlia di un politico italiano molto noto.
Si ritirarono presso gli alloggi della Digos, che allora si trovavano in via Nomentana presso la caserma Massaua. Alle 2.15, mentre Candela e trentuno colleghi riposavano, una fortissima deflagrazione: una bomba sventrò la palazzina della polizia. La matrice dell’attentato era sicuramente terroristica. Quel giorno le brigate rosse avevano colpito anche a Mestre, uccidendo il vicedirettore del Petrolchimico di Porto Marghera. Lo scoppio non causò morti, in diciotto restarono però feriti. L’ispettore Candela riportò delle gravi ferite alla testa, fu ricoverato al regina Margherita, poi tanti pellegrinaggi al Celio.
«Ricordo bene quella notte, e come fummo fortunati – ricorda Candela -. Se fossi stato in piedi, ora non sarei qui. Il palazzo fu sventrato, rimasero solo i pilastri. Ci salvammo perché stavamo dormendo».
L’attentato fu poi attribuito alle «Ronde comuniste», una fazione delle Brigate rosse. «Dopo quella notte ci ho messo tempo per guarire le ferite alla testa ma anche quelle dell’anima».
La cerimonia di celebrazione del Giorno della Memoria dedicato alle Vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, si svolgerà questa mattina al Senato della Repubblica, Palazzo Madama, alle ore 11. La vicenda sarà ripercorsa dai testimoni.