SOMMA VESUVIANA- Lo hanno ucciso perché non voleva pagare il pezzo. Questo il presunto movente di quello che fu definito l’omicidio di Santo Stefano perché si consumò il 26 dicembre del 2012. La vittima, Giovanni Guardiglio, 37 anni, fu barbaramente ucciso con un colpo d’arma da fuoco sparato alla schiena; una vera e propria esecuzione compiuta in via Cupa di Nola, strada di collegamento tra l’area nolana e la cittadina vesuviana. A cin que mesi da quel barbaro assassinio, si scoprono le ragioni e si arresta il presunto mandante. A farlo i carabinieri di Castello di Cisterna che hanno arrestato il 40enne Francesco Esposito, Secondo gli inquirenti, Guardiglio sarebbe stato arrestato perché non voleva versare il pizzo sulla vendita di fuochi di artificio imposto dall’arrestato. L’arresto è avvenuto su ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Nola. Secondo quanto accertato dagli investigatori, Esposito si sarebbe vendicato di un colpo al volto che l’ambulante gli aveva inferto con un casco da motociclista, dopo la sua richiesta estorsiva.